Come l’aglio abbassa la pressione del sangue
L’allicina agisce nell’organismo facendo diminuire la pressione sistolica, quella che è conosciuta anche come la massima. Tutto questo è possibile agendo sulla fluidità del sangue, sulla vasodilatazione e sull’aggregazione delle piastrine.
Da questo punto di vista un altro alimento che si dimostra molto utile per ridurre la pressione arteriosa è costituito dai pistacchi. Esiste per esempio a questo proposito uno studio i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista americana Hypertension. Secondo questa ricerca, mangiare circa 40 grammi di pistacchi al giorno può aiutare a ridurre la pressione sistolica.
L’aglio è un antitumorale
Varie conferme da ricerche scientifiche arrivano anche sulla proprietà dell’aglio di prevenire l’insorgenza di alcuni tumori, specialmente di quelli al polmone. Tutto questo è possibile grazie alla presenza di potenti antiossidanti, come ad esempio il tocoferolo. Uno studio che ha visto i risultati pubblicati sulla rivista Cancer Prevention Research afferma che i fumatori che abitualmente mangiavano aglio crudo hanno riscontrato effetti positivi in termini di prevenzione dei tumori.
Come eliminare l’odore forte dell’aglio
Alcuni non sono soliti consumare l’aglio perché non sopportano l’odore forte che questo ortaggio apporta. Eppure sarebbe bene includerlo spesso nella nostra dieta quotidiana. D’altronde ci sono varie strategie che possono aiutare ad eliminare questo odore sgradevole. Ad esempio possiamo lasciare in ammollo per qualche tempo l’aglio nell’olio e poi utilizzare quest’ultimo per dare sapore ai nostri piatti.
Un altro metodo molto utile consiste nel preparare quello che viene chiamato aglio in camicia, che sarebbe l’aglio che mantiene la pellicola protettiva. Questa strategia consente il lento rilascio dell’allicina, principale responsabile dell’odore forte dell’ortaggio. Si potrebbe poi privare l’aglio del suo germoglio più interno, che è quello che emette un odore più forte. Si deve però tenere presente che in questo caso si toglierebbe la parte più ricca di allicina e quindi si potrebbe beneficiare meno delle proprietà terapeutiche dell’aglio stesso.