Cervicale: i fattori di rischio da non sottovalutare e i migliori rimedi naturali

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La cervicale è un disturbo molto diffuso. Da diversi anni a questa parte, è al centro dell’attenzione scientifica in quanto, quando la si chiama in causa, si inquadra una problematica in grado di impattare fortemente sulle spese sanitarie dei Paesi, occidentali in particolare. Alla luce di ciò, si riflette spesso sui fattori di rischio che possono provocarla, onde instradare l’utenza verso percorsi di prevenzione grazie ai quali minimizzare la probabilità di avere a che fare con questa problematica.

Cervicale: i principali fattori di rischio

La cervicalgia, altrimenti nota come cervicale, altro non è che una sintomatologia dolorosa a carico delle prime sette vertebre cervicali e segnale di una situazione di infiammazione. Come già detto, è una problematica molto diffusa. In Italia, infatti, sono circa 6 su 10 le persone che ne soffrono. Non c’è una particolare prevalenza per quanto riguarda il sesso. Numeri alla mano, circa 15 milioni di individui ricorrono alle cure mediche. Prima di arrivare a questo, però, ci sono dei percorsi di prevenzione che partono dalla conoscenza dei fattori di rischio.

Quali sono? Secondo autorevoli e recenti studi, uno dei principali è il genere. Lavori scientifici che hanno reclutato campioni composti da persone che lavoravano con mansioni impiegatizie hanno notato che, in generale, la cervicale è più diffusa tra i soggetti di sesso femminile.

In alcuni casi, lo stacco si è rivelato notevole, con un rapporto di 3:1 a favore delle donne. Gli esperti hanno anche tentato di capire qualcosa di più in merito. Cosa hanno scoperto? Che, in alcuni casi, la prevalenza può essere ricondotta a un’abitudine tipicamente femminile, ossia la tendenza a trattenere i sintomi dello stress, peggiorando di fatto il quadro psicosomatico.

Anche la poca attenzione all’esercizio fisico si è rivelata problematica per quanto riguarda il rischio di avere a che fare con la cervicale. Per fortuna, abbiamo tutti gli strumenti per rimediare. Come ci insegna la scienza, infatti, basta un piccolo impegno tre volte a settimana per abbassare drasticamente il rischio di avere a che fare con l’oggettivo fastidio della cervicalgia.

Quando si utilizza la parola “esercizi”, non sempre si chiamano in causa approcci complicati. A volte, infatti, bastano delle semplici mobilizzazioni del collo. Soprattutto chi lavora tanto al pc, ogni ora circa dovrebbe eseguire un movimento rotatorio della testa prima a destra e poi a sinistra.

Quando si parla di questo esercizio – che tutti almeno una volta abbiamo eseguito, anche da piccoli a scuola durante le ore di educazione fisica – è bene specificare la possibilità di gestirlo sia da in piedi, sia da seduti.

Attenzione ai primi segnali

Nei casi in cui il lavoro sulla prevenzione non dovesse rivelarsi efficace, è importantissimo porre attenzione ai primi segnali di dolore, così da intervenire in tempo prima che la situazione peggiori. Farlo può voler dire ricorrere a unguenti naturali a unguenti naturali come Cervicalix, prodotto antidolorifico caratterizzato da attivi come l’arnica, la canfora, il mentolo e l’aloe, oppure prendere in considerazione lo yoga.

Sono diverse le posizioni che possono rivelarsi utili contro il dolore cervicale. Tra queste è possibile chiamare in causa la posizione del guerriero, ma anche quella del cane a testa in giù, una variante della posizione del cane particolarmente adatta a chi soffre di dolore cervicale. Premettendo il fatto che bisognerebbe gestire questo percorso aiutati da uno specialista, ricordiamo che, quando si inizia, è bene partire con delle piccole circonduzioni del collo prima di entrare nel vivo delle asana. In questo modo, è infatti possibile sciogliere le vertebre e prepararle allo sforzo successivo.

Concludiamo ricordando l’importanza di acquistare arredi ergonomici . sia sedia, sia scrivania – che dovrebbero sempre far parte della quotidianità di chi lavora davanti al pc per diverse ore al giorno.