La laurea in Psicologia spesso è stata vista, in una visione post laurea, come un titolo poco produttivo. Negli ultimi due decenni questa tendenza è mutata per effetto della mutevole società in cui viviamo, la quale richiede la presenza di figure professionali costantemente aggiornate e specializzate. Oggi le opportunità lavorative sono numerose e in continuo aumento.
Per comprendere quali siano le opportunità professionali più interessanti per coloro che conseguono questo titolo di studio è necessario fare un passo indietro e comprendere quali passi bisogna compiere prima di diventare un professionista.
Percorso post laurea
Conseguita la laurea magistrale in Psicologia (classe LM-51), viene richiesto lo svolgimento di un tirocinio professionalizzante o post-laurea della durata di 12 mesi continuativi, al termine del quale sarà possibile accedere all’Esame di Stato (o di abilitazione) per l’abilitazione all’esercizio della professione di Psicologo. Il superamento dell’esame determina l’acquisizione della qualifica di “abilitati all’esercizio della professione di Psicologo”. Solo all’esito dell’iscrizione presso l’Albo degli Psicologi presso l’Ordine Regionale degli Psicologi si acquisirà il titolo di Psicologo. In alcuni casi e con riguardo a determinati sbocchi lavorativi sarà sufficiente l’acquisizione del titolo di laurea triennale in Scienze e Tecniche psicologiche.
Inoltre, che sia un corso di laurea triennale o magistrale, sempre più studenti decidono di iscriversi ad un corso di laurea online. Questa soluzione rappresenta la giusta alternativa per tutti coloro che sono impossibilitati (perché lontani da casa o per ragioni professionali) a frequentare università che si avvalgono della metodologia didattica tradizionale. Parliamo di corsi di laurea che grazie all’uso della metodologia e-learning consentono agli studenti di potersi autogestire nell’organizzazione del tempo, nel seguire le lezioni e nella scelta degli esami da sostenere, inoltre il materiale didattico è fornito direttamente dall’università. Un esempio è dato dall’Unicusano, che ha previsto anche la presenza costante di tutor che seguono lo studente dall’immatricolazione fino al conseguimento del titolo.
Laurea in Psicologia? Vediamo i 5 sbocchi lavorativi
Gli sbocchi di una laurea in psicologia sono numerosi, ma proviamo a vedere quelli che negli ultimi anno hanno avuto un incremento in termini di assunzione.
Uno dei ruoli sempre più richiesti e il responsabile HR (human resources), si tratta di un professionista che si occupa della gestione del personale in tutti i suoi aspetti. Opera al fine di prevenire e/o contrastare fenomeni come il mobbing, il bullismo o il body shaming. Nell’epoca delle serie tv crime, sicuramente uno delle professioni che sta interessando numerosi laureati è la figura del criminologo. Si tratta di colui che studia l’atto criminoso considerando gli aspetti psicologici della vittima e del colpevole, il contesto in cui il fatto criminoso è avvenuto ecc.
Anche nell’ambito dell’istruzione il laureato in Psicologia potrà optare per l’insegnamento presso gli istituti superiori di primo o secondo grado, oppure si potrà optare per il dottorato di ricerca presso l’università.
Per coloro che vorrebbero operare in regime di libero professionista gli sbocchi professionali a cui è possibile accedere prevedono il ruolo di psicologo e psicoterapeuta. L’uno opera su elementi strettamente psicologici (consapevolezza di sé, autostima, risorse emotive, capacità di relazionarsi con gli altri) e interviene sulla base di approcci o classi di pensiero differenti; l’altro opera in presenza di gravi patologie, oppure quando il paziente necessita di apportare un miglioramento nel proprio stile di vita e nel modo di relazionarsi con gli altri. Proprio la strada della libera professione, in questo settore, sembra essere presa sempre più in considerazione come si evince da una ricerca svolta da Almalaurea, Excelsior e Unioncamere.
In conclusione, questo corso di laurea, sia triennale che magistrale, consente al futuro professionista di lavorare tanto nell’ambito pubblico quanto privato, per non dimenticare la possibilità di lavorare in regime di libera professione.