Cosa mangiare dopo le abbuffate delle feste

Cosa mangiare dopo le abbuffate delle feste

Al termine delle feste, un pensiero che accomuna molti di noi è quello di correre al più presto ai ripari per il timore di aver esagerato con le calorie. Non bisogna comunque lasciarsi prendere dal panico: si sa, in certi periodi è inevitabile cedere a qualche sgarro e magari accumulare qualche chilo di troppo, ma non è così grave. Per riacquistare la forma persa o semplicemente per riabituare l’organismo a un’alimentazione regolare e più sana, vediamo cosa mangiare dopo le abbuffate delle feste!

Riprendere un’alimentazione regolare

Nei giorni immediatamente successivi alle abbuffate, sarebbe meglio mantenerci particolarmente leggeri ed evitare perciò fritture, insaccati o cibi con condimenti troppo elaborati. Tutto questo al fine di ritornare, nel giro di pochissimo, ad alimentarci come abbiamo sempre fatto, alleggerendo un po’ il nostro organismo dai grassi e dalle tossine accumulate. Seguiamo una dieta ipocalorica, con pochi carboidrati e ricca invece di proteine (carni bianche, pesce, legumi), e consumiamo tanta frutta per depurarci al meglio e contrastare la ritenzione idrica, in particolare:

  • Mele: ricche di vitamine e quasi completamente prive di grassi, svolgono una potente azione depurante e aiutano chi soffre di diabete perché regolano i livelli di zuccheri nel sangue.
  • Pere: oltre alle vitamine contengono molte fibre, per favorire la regolarità intestinale.
  • Ananas: grazie al suo contenuto di bromelina, favorisce una ripresa più rapida dopo le abbuffate ed è fortemente disintossicante, molto utile a bruciare i grassi in eccesso.
  • Kiwi: molto ricchi di vitamina C, sono ottimi antiossidanti e agiscono in maniera positiva sul cuore.
  • Arance: anch’esse contengono vitamina C, e sono perfette per la loro azione antiossidante e per potenziare le difese immunitarie.

Ottime anche le insalate, il pane integrale, e un vasetto di yogurt o una tazza di tè a colazione. Tra le verdure più indicate troviamo invece la lattuga, che riduce i gas intestinali facilitando la digestione, il finocchio per gli stessi motivi e per la sua azione depurativa, i carciofi per stimolare al meglio l’eliminazione delle tossine depurando il fegato e la zucca per le sue proprietà diuretiche.

Beviamo tanta acqua, almeno 2 litri al giorno, e aiutiamoci assumendo dei fermenti lattici per il benessere della flora batterica intestinale, soprattutto se l’intestino è irritato. Un valido aiuto può essere rappresentato anche dall’assunzione di infusi e tisane drenanti, come quella alla cicoria, perfetta per la sua azione snellente e utile in caso di gonfiore. Rechiamoci in erboristeria e scegliamo quella che più fa al caso nostro, o facciamoci consigliare da un esperto. Un’altra buona abitudine nella vita in generale, a prescindere dalle abbuffate, è quella di iniziare la giornata bevendo a digiuno un bel bicchiere d’acqua con il succo di mezzo limone.

Non digiunare

Un errore da non fare assolutamente in questi casi è quello di saltare i pasti in preda ai sensi di colpa: digiunare di colpo credendo di compensare è infatti controproducente e non farebbe altro che sortire l’effetto contrario di quello desiderato, mandando in subbuglio il nostro metabolismo. L’organismo ne ricaverebbe uno shock non indifferente, e rischieremmo di creare più danni di quanto possiamo immaginare. Meglio piuttosto fare piccoli spuntini ma frequenti nell’arco della giornata, senza adottare drastiche soluzioni “fai-da-te”.

Aumentare se possibile anche l’attività fisica per facilitare lo smaltimento dei grassi sarebbe l’ideale: camminare almeno mezz’ora al giorno (preferibilmente al mattino), per i più pigri, dovrebbe essere sufficiente.