Il virus preso dai cetrioli è stato combinato con la struttura proteica del vaccino contro il tetano, che, secondo ricerche precedenti, è stato provato per la sua capacità di stimolare il sistema immunitario. In particolare, per quanto riguarda la malattia di Alzheimer, il nuovo studio suggerisce che i vaccini potrebbero dare la possibilità di mettere a punto un trattamento ancora prima che la malattia diventi clinicamente evidente.
Questa nuova cura per l’Alzheimer apre delle prospettive molto interessanti per il futuro e si potrebbe rivelare essenziale anche per il trattamento della psoriasi. In questo caso gli anticorpi presenti per il trattamento della psoriasi devono essere iniettati almeno una volta al mese.
Il vaccino in questione è stato sperimentato sugli animali da laboratorio e adesso i ricercatori vorrebbero iniziare i test clinici anche sulle persone. A questo scopo hanno già ricevuto un’autorizzazione regolamentata.
Il vaccino contro l’Alzheimer potrebbe influenzare il comportamento di una proteina detta beta amiloide, che si forma nel cervello e provoca danni cerebrali, determinando la compromissione delle funzioni cognitive. Precedenti studi, in cui è stato provato ad utilizzare degli anticorpi contro la beta amiloide, non hanno avuto esito positivo. Questa volta, invece, si spera nell’efficacia del vaccino preventivo.