Un gruppo seguiva una dieta vegetariana. Un altro gruppo invece portava avanti un regime alimentare che prevedeva l’assunzione di poche calorie. Dopo 6 mesi si è potuto constatare che i vegetariani avevano perso in media 6,2 kg, mentre gli altri che avevano seguito una dieta classica avevano perso circa 3,2 kg in media. La dieta vegetariana era stata più efficace nel ridurre la massa grassa sottocutanea.
I ricercatori sono convinti che proprio un regime alimentare vegetariano sia in grado di accelerare maggiormente il metabolismo e quindi di innescare un processo che porta più velocemente alla riduzione dei grassi accumulati. La dieta vegetariana, quindi, sarebbe importante sia per le persone che soffrono di sindrome metabolica, ma anche per chi, essendo in forma, vorrebbe preservare intatta la sua linea.