La ricerca ha preso in considerazione 12 ragazze che hanno consumato 5 insalate differenti per la quantità di condimento. In particolare è stato utilizzato proprio l’olio di semi di soia, molto diffuso negli Stati Uniti. Poi alle volontarie sono stati prelevati dei campioni di sangue, per verificare il grado di assorbimento di alcuni nutrienti.
I risultati sono stati molto evidenti, perché si è visto che l’olio aiutava ad assorbire 7 diversi micronutrienti: 4 carotenoidi, 2 forme di vitamina E e la vitamina K. Inoltre si è potuto constatare che l’olio promuoveva anche l’assorbimento della vitamina A.
L’assorbimento risultava migliore con circa 32 grammi di olio. Gli studiosi avvertono però che non si tratta di condire l’insalata in maniera indiscriminata. Basterebbe semplicemente rispettare la regola di due cucchiai al giorno.