Potreste mai immaginare di finire in ospedale a causa di uno starnuto? Questo è ciò che è successo a un uomo in Florida, che pochi giorni dopo una semplice operazione all’addome ha dovuto subire un intervento d’urgenza per un’eviscerazione intestinale. La causa? Ripetuti starnuti e colpi di tosse. Anche un trentenne scozzese ha vissuto una situazione simile, quando ha perforato spontaneamente la trachea trattenendo uno starnuto mentre guidava.
Il meccanismo dello starnuto
Il professor Massimo Torre, dell’Ospedale Niguarda della città di Milano, ha spiegato a Corriere.it che lo starnuto è un meccanismo naturale. Consiste in un’emissione potente di aria attraverso naso e bocca per espellere polvere, batteri e virus dal sistema respiratorio.
Tuttavia, proprio a causa della sua potenza, può causare danni agli organi, sia trattenendolo che liberandolo. Torre ha illustrato come trattenere uno starnuto possa aumentare la pressione nel torace, causando iperespansione e potenziale rottura dei polmoni, con conseguente collasso e dolore toracico acuto accompagnato da dispnea.
Conseguenze del trattenere uno starnuto
Secondo Massimo Torre, in alcuni casi, trattenere uno starnuto può aumentare la pressione nelle vie aeree, provocando la distensione e lacerazione della trachea. Questo può portare all’uscita di aria nell’area della faringe e del collo, con gonfiore al collo e cambiamento della voce.
Anche se raro, trattenere uno starnuto può causare ipertensione endotoracica, spingendo il diaframma verso l’addome e aumentando la pressione addominale, con possibile formazione di ernie e dilatazione della muscolatura addominale. La pressione interna del naso, se trattenuta, può inoltre danneggiare la membrana timpanica.
I rischi del liberare uno starnuto
Potrebbe sembrare che sia sempre meglio starnutire liberamente, ma Torre avverte che anche questo può essere dannoso. Se lo starnuto è troppo violento, può causare contrazioni istantanee e violente di diversi organi e apparati, con il rischio di lacerazioni dei muscoli intercostali e fratture costali. Inoltre, possono verificarsi emorragie congiuntivali e, in casi estremi, la rottura di un aneurisma intracranico o la dissecazione della parete dell’aorta.
Nonostante questi potenziali rischi, è importante ricordare che tali eventi sono fortunatamente molto rari. Il nostro corpo è generalmente in grado di adattarsi bene agli starnuti. Pertanto, è consigliabile starnutire liberamente, preferibilmente in un fazzoletto o, in assenza di questo, nel gomito, per limitare le particelle aeree che si disperdono nell’ambiente.