Sale rosa dell’Himalaya tra benefici e bufale

Sale rosa dell’Himalaya tra benefici e bufale

Si dice che il sale rosa dell’Himalaya, conosciuto anche come “oro bianco”, sia molto diverso dal comune sale da cucina, che è composto perlopiù da cloruro di sodio. Il sale rosa dell’Himalaya sarebbe infatti ricchissimo di sali minerali, tra cui il ferro, in parte responsabile della sua caratteristica colorazione rosa.

Tale colore è dovuto anche al fatto che non viene sottoposto ad alcun trattamento sbiancante e chimico, ed è quindi un tipo di sale non raffinato, assolutamente puro e privo di qualsivoglia sostanza inquinante, non provenendo da mari e oceani.

Anche se il nome può trarre in inganno, il sale rosa in realtà non arriva direttamente dall’Himalaya, ma da una miniera molto estesa del Pakistan, nella provincia del Punjab, distante qualche centinaio di chilometri dall’Himalaya. Ma quanto c’è di vero in tutte queste affermazioni? Approfondiamo l’argomento alla scoperta dei benefici e delle eventuali bufale che lo riguardano!

Benefici del sale rosa dell’Himalaya

Esistono sostanzialmente due scuole di pensiero: chi esalta le preziose qualità e gli effetti benefici del sale rosa dell’Himalaya, e chi, al contrario, ritiene che siano tutte bufale, smentendone le tanto decantate proprietà miracolose. Non ci resta che analizzare entrambe le possibilità, partendo dai potenziali benefici che sarebbe possibile ricavare dall’assunzione del sale rosa dell’Himalaya, come sostituto del tradizionale sale da cucina.

  • Per il suo contenuto ridotto di cloruro di sodio, aiuta a contrastare l’ipertensione e la ritenzione idrica, regolando al meglio i livelli di acqua nel nostro organismo.
  • Riduce i crampi e rinforza le ossa.
  • Offre un aiuto naturale nell’incremento del desiderio sessuale.
  • Favorisce la salute dei reni e un sonno migliore, supportando anche la respirazione e la circolazione.
  • Contrasta e riduce i segni dell’invecchiamento.
  • Migliora l’assorbimento degli elementi nutritivi da parte dell’intestino.
  • Promuove un equilibrio stabile del pH a livello delle cellule e del cervello.

Il parere degli scettici

La fazione contraria, quella degli scettici, oltre a smentire tutte le virtù attribuite al sale rosa dell’Himalaya che non avrebbero alcuna base scientifica, sottolinea una sua importante carenza: lo iodio, fondamentale per la salute dell’uomo e per una buona funzionalità degli ormoni tiroidei.

Inoltre, nel sale rosa dell’Himalaya non sono presenti gli 84 oligoelementi tanto decantati e preziosi per il nostro benessere, anzi, ne sono stati trovati appena 10 o 20 in base al campione analizzato. Contiene persino alcune sostanze che, oltre a non servirci, possono risultare addirittura tossiche se assunte in grandi quantità, come nichel e cadmio. In sostanza, non avrebbe nulla di particolare confrontato agli altri tipi di sale da sempre utilizzati in cucina.

Dove trovarlo

Il sale rosa dell’Himalaya è ormai diffusissimo, tanto da poterlo trovare facilmente anche in qualunque supermercato, oltre che nei negozi di prodotti biologici e nelle erboristerie, in due varianti: sale rosa dell’Himalaya grosso e sale rosa dell’Himalaya fino. Il prezzo però è certamente molto più alto rispetto a quello del normale sale da cucina, dunque anche dal punto di vista economico non sarebbe propriamente un bell’affare.

Gli utilizzi

Non tutti sanno che esistono diversi modi alternativi di usare il sale rosa dell’Himalaya, oltre a quello alimentare. È possibile preparare uno scrub per la pelle, realizzare una soluzione salina adatta alla disinfezione del cavo orale in caso di mal di gola, e persino utilizzarlo come accompagnamento a un bagno caldo.