Coloro che viaggiano per 12 o più notti in un mese, secondo gli esperti, conducono uno stile di vita disordinato. L’indice di massa corporea tende ad aumentare e si riscontra un’obesità più frequente del 92% proprio in questi “eterni viaggiatori”.
Per quanto riguarda la fatica mentale, non si tratta di situazioni stressanti che potrebbero essere superabili facilmente attraverso un periodo di riposo. Gli esperti infatti riscontrano tra chi è solito viaggiare per molto tempo molti soggetti che soffrono di ansia e alcuni che soffrono anche di depressione.
Uno dei problemi fondamentali potrebbe essere rappresentato dal jet lag, che per questi soggetti diventa cronico. Gli orari di arrivo e di partenza che cambiano continuamente possono influire sui ritmi biologici del nostro organismo, determinando delle conseguenze sul nostro equilibrio psicofisico.
Ma c’è anche un’altra conseguenza a cui forse molti non pensano: esagerare con gli alcolici. Gli studiosi ritengono che chi viaggia spesso tende ad aumentare il consumo di alcol, anche come rimedio per cercare di prendere sonno più facilmente o per rispondere a situazioni di malessere e di stress.
Invece, proprio con l’abuso di alcol, si incorre in un effetto contrario a ciò che si desidera. Con l’alcol il sonno diventa frammentato e quindi non permette il giusto riposo.