Per gli specialisti dell’alimentazione, la raccomandazione più diffusa resta assumere quotidianamente circa due litri d’acqua. Secondo numerose ricerche, un apporto costante di liquidi sostiene il benessere fisico e mentale, agendo sulle cellule, sul controllo della temperatura corporea e sulla tutela dei tessuti, muscoli compresi.
Con queste premesse, la nutrizionista Valentina Schirò ha delineato gli effetti di un mese di idratazione regolare.
I primi benefici: energia e lucidità
Nei primi cinque giorni, chi beve regolarmente abbatte la sensazione di stanchezza che spesso accompagna la giornata. L’acqua, elemento nutritivo a tutti gli effetti, andrebbe sorseggiata fin dal mattino: due bicchieri a colazione e la scelta di tè o tisane al posto di caffè ripetuti creano una routine semplice da rispettare.
Una disidratazione, anche lieve, tende a interferire sul funzionamento cerebrale, rendendo il pensiero meno brillante e l’umore instabile; la reintegrazione dei liquidi, al contrario, sostiene l’attenzione e l’equilibrio emotivo.
Depurazione interna e intestino più regolare
Dopo dieci giorni il corpo si alleggerisce. Aumentando la quantità di acqua, l’organismo elimina con maggiore efficienza scorie e residui che appesantiscono il metabolismo e provocano gonfiore.
L’intestino risponde in fretta: le feci si ammorbidiscono, la motilità migliora e i disturbi legati alla costipazione tendono a ridursi.
Un recente studio mette in evidenza che una corretta assunzione di liquidi preserva il microbiota, ostacolando la permanenza di agenti patogeni e sostenendo così l’equilibrio digestivo nel lungo periodo.
Pelle più luminosa e controllo del peso sul medio termine
Trascorse due settimane, l’effetto si riflette sull’aspetto esterno: oltre il 60 % della cute è formato da acqua, e una corretta idratazione facilita il trasporto di vitamine e minerali alle cellule cutanee, migliorandone tonicità e luminosità.
Al traguardo dei trenta giorni, chi ha integrato due litri d’acqua nella giornata nota spesso una diminuzione della massa corporea, specie se la buona abitudine si affianca a un’alimentazione equilibrata.
Bere prima dei pasti aumenta la sensazione di pienezza, limita l’assunzione calorica e riduce la ricerca di zuccheri che nasce da spossatezza o noia. Un giusto livello di liquidi, infine, aiuta a mantenersi sereni, contenendo gli attacchi di fame che lo stress può innescare.