Come coltivare i carciofi

Come coltivare i carciofi

Il carciofo è un ortaggio conosciuto soprattutto per i molteplici benefici curativi verso le problematiche relative al fegato. È ricco di sostanze minerali, potassio, calcio, fosforo e magnesio, solo per citarne alcune. Uno dei segreti dei carciofi è racchiuso all’interno della loro potente genetica. Proprietà benefiche e caratteristiche terapeutiche si concentrano nella cinarina, elemento che dona al carciofo quel particolare sapore aspro, tendente all’amarognolo. Non a tutti piace il carciofo, ma sicuramente questo particolare ortaggio dona a chiunque notevoli benefici.

All’interno del mercato italiano esistono diverse tipologie di carciofi, in giro per il mondo si contano più di 90 varietà. Per stabilire come coltivare i carciofi è opportuno selezionare anticipatamente la giusta varietà, in base anche al tipo di terreno che si ha a disposizione e alle condizioni climatiche della zona dove si intende piantare le piantine.

Preparare il terreno

Le piante devono essere collocate con un minimo di spazio di 1 metro tra un germoglio e un altro. È una particolare pianta che richiede un certo spazio, solitamente si posizionano a quasi 2 metri di distanza. Una volta scovato lo spazio ideale per piantare il nostro futuro carciofo è bene setacciare il terreno e depurarlo da sassi o elementi invasivi.

Ricordiamoci bene che scarsità di acqua e caldo estivo portano la pianta del carciofo ad un periodo di dormienza, una sorta di letargo in cui questa pianta si immerge completamente. Senza ombra di dubbio si tratta di una pianta invernale, durante l’estate infatti si può spezzare la fase di sonno attraverso una buona e costante irrigazione. Si consiglia di rompere la fase di dormienza con queste frequenti e continue idratazioni.

Coprire bene il lotto di terra destinato alla nostra coltivazione è un passo fondamentale per mantenere la nostra piantina riparata e sana durante tutto l’arco dell’anno. Il carciofo subisce la forza delle gelate invernali, può infatti perdere alcune parti e rovinarsi anche in maniera irrecuperabile. È bene procurarsi quindi dei pannelli o teli avvolgenti, ideali per prendersi cura delle piantine.

I boccioli del carciofo possiedono in natura qualità diverse, a seconda che si tratti di prima, seconda o terza scelta, quelli che in realtà sono i fiori del carciofo si trovano in commercio come sottaceti e sottolio, ma anche sfusi e pronti all’uso. Esistono centinaia di modi per cucinare un carciofo, l’unico consiglio in questo caso è quello di cucinare mantenendo sempre integre tutte le proprietà di questo potente ortaggio.

Una singola piantina di carciofo può arrivare a sviluppare anche 8 o 10 nuovi carciofi; l’importante è seguire la stagionalità della varietà di carciofo selezionata e idratarla in maniera costante. Questo ortaggio, apprezzato in tutti gli angoli del mondo deve essere posizionato a sud o sud est, una posizione ideale che unita a degli angoli di assoluta ombra donerà al nostro carciofo le giuste qualità nutrizionali. Di solito la raccolta viene effettuata intorno a gennaio o febbraio, in questo periodo infatti la pianta inizia a sviluppare i primi boccioli floreali commestibili.

I nemici del carciofo

Tra gli insetti e i parassiti da tenere a bada nel caso della coltivazione del carciofo, gli afidi sono i principali nemici. Soprattutto durante il periodo primaverile, gli afidi attaccano il carciofo, microrganismi che corrodono le piantine dal suo interno. Ricordiamoci che la pianta del carciofo è poliennale, può durare infatti anche per più di 10 anni (dai 10 ai 12). Solitamente si mantiene la stessa piantina anche per 4 o 5 anni nello stesso lotto di terreno, dopo tale data la pianta viene abitualmente spostata per ricevere nuova forza dal terreno.