Con l’arrivo dell’estate il melone, frutto simbolo della stagione calda, offre un modo gustoso e rinfrescante per fronteggiare le alte temperature. Grazie al suo contenuto d’acqua, sali minerali e fibre, è un alleato prezioso sulla tavola, in macedonia, nei dessert o come antipasto.
Consumo quotidiano e quantità raccomandate
Il melone può essere inserito nella dieta di tutti i giorni, purché con moderazione. I nutrizionisti ricordano che gli zuccheri semplici presenti nella polpa, se assunti in eccesso, possono innalzare rapidamente la glicemia e stimolare un marcato rilascio di insulina, con possibili ripercussioni sul controllo del peso e sul metabolismo glucidico, soprattutto nei soggetti diabetici.
- Porzione consigliata: 2–3 fette come spuntino, colazione o fine pasto. Mezza unità è accettabile se abbinata a un secondo piatto leggero e a verdure — classico l’accostamento con prosciutto crudo.
Impatto sulla glicemia
Chi soffre di diabete o ha la glicemia elevata deve attenersi alle porzioni suggerite, evitando consumi eccessivi che potrebbero complicare la gestione dei livelli di glucosio nel sangue.
Profilo nutrizionale
- Vitamine antiossidanti: ricco di carotenoidi (vitamina A) e vitamina C, utili per la difesa immunitaria e la protezione cellulare.
- Minerali: fonte di potassio, calcio, fosforo e magnesio, preziosi per reintegrare le perdite dovute alla sudorazione.
- Vitamine del gruppo B: partecipano ai principali processi metabolici.
Benefici per l’intestino
La polpa, composta prevalentemente da acqua e da una moderata quantità di fibre, ammorbidisce le feci e favorisce un transito regolare, risultando utile in caso di stitichezza — soprattutto in bambini e anziani.
Modalità di consumo
Assaporare il melone ben freddo a piccoli bocconi, masticando lentamente, riduce il rischio di congestione e facilita la digestione.
Quando limitarne l’assunzione
Chi soffre di acidità gastrica o reflusso dovrebbe consumarlo in piccole dosi e preferibilmente a temperatura ambiente.