Come mangiare il melograno

Come mangiare il melograno

Il melograno è un frutto esotico originario dell’Asia sud-occidentale tipico dei mesi autunnali e invernali, non a caso è possibile trovarlo da novembre a gennaio nel banco frutta dei nostri supermercati, ma purtroppo non è molto conosciuto e consumato dalla maggioranza della popolazione. Eppure è un vero e proprio toccasana per la nostra salute, ricco di vitamine, fibre, antiossidanti e qualità benefiche (per citarne alcune: riduce il rischio di sviluppare malattie cardiache, abbassa il livello di colesterolo nel sangue e rinforza il nostro sistema immunitario), per questo non dovrebbe mai mancare sulle nostre tavole. Il suo nome deriva dal latino “malum” (mela) e “granatum” (con semi). Le sue proprietà lo rendono molto utilizzato ed efficace anche nell’industria cosmetica per la preparazione di creme antirughe e lozioni per la cura del corpo. Se non l’avete mai assaggiato, quale migliore occasione per provarlo? Se invece ne andate ghiotti ma siete a caccia di nuove idee, ecco per voi qualche utile suggerimento su come mangiare il melograno!

Imparate a sbucciarlo

Innanzitutto, qualche nozione per chi desidera approcciarsi per la prima volta a questo frutto: se siete al supermercato e avete intenzione di acquistare un melograno, assicuratevi che sia abbastanza pesante, di colore arancione intenso o rosso, con la buccia ben liscia e priva di macchie. Il passo successivo è imparare a sbucciarlo nella maniera corretta, per non tralasciare alcun seme. Sì, perché l’unica parte realmente commestibile del melograno sono proprio i semi, i quali possono essere mangiati interamente oppure è possibile succhiare solo il succo gettando la parte dura dei chicchi.

Dunque, per sbucciarlo, rimuovete prima l’estremità, dopodiché incidete la buccia in quattro spicchi, facendo attenzione a non intaccare la parte interna del frutto. A questo punto apritelo e iniziate a staccare i chicchi uno ad uno, con le dita oppure aiutati da un cucchiaio; per ammorbidirli e facilitarne la fuoriuscita, potete anche immergere il melograno nell’acqua per qualche minuto ed eseguire lì lo stesso procedimento. Se volete staccare semplicemente i chicchi per mangiarli o servirli in un secondo momento, riponeteli in una ciotolina da conservare in frigo per non più di tre giorni, oppure in freezer per sei mesi.

Gli svariati usi del melograno

Il succo di melograno è ricco di sostanze salutari e può essere ricavato tagliando a metà il frutto e strizzandolo con lo spremiagrumi come fareste con un limone o un’arancia: la semplice spremuta è il modo migliore e più immediato per consumarlo, ma il melograno si presta a moltissimi altri usi, poiché dipende anche dalla vostra fantasia, dalla voglia che avete di sperimentare:

  • potete gustarlo in totale solitudine subito dopo averlo sbucciato, sorseggiando semplicemente il succo a colazione o assaggiando i chicchi uno per uno;
  • un’altra idea è quella di spolverare i semi sopra altri alimenti, per renderli più vivaci e particolari: su un succo di frutta qualsiasi, per colorare torte e vari dessert, aggiunti a una zuppa vegetariana, oppure per condire insalate e macedonie;
  • ottimo anche per preparare frullati e cocktail dal retrogusto esotico e, per i più appassionati, anche per decorare primi e secondi piatti (risotti, pesce).

Insomma, le ricette a vostra disposizione sono innumerevoli: se sapete come muovervi tra i fornelli, non vi resta che sbizzarrirvi e sfruttare questo meraviglioso e squisito frutto nel modo a voi più congeniale, senza comunque esagerare con le quantità.