Esercizi per la fascite plantare

Esercizi per la fascite plantare

Praticamente in tutti gli sport in cui ci sono sollecitazioni al piede accade che si incontrino atleti con dolori localizzati proprio nella zona dell’arco plantare, area dove si estende la fascia plantare. Per essere chiari, è bene parlare minimamente dell’anatomia di questo distretto, in quanto sarà poi più facile poi comprendere come guarire e dare sollievo ad una zona dolente.

La parte inferiore del piede è costituita da varie ossa, che vengono sorrette da muscoli e legamenti. Una corretta postura e una corretta posizione del ginocchio possono ripercuotersi sul piede, provocando un piede piatto o un piede cavo, andando ad agire anche sulla muscolatura cavizzante e provocando un sovraccarico su quella che è la fascia plantare.

Proprio la postura, il peso ed eventuali precedenti traumi possono influire sul corretto posizionamento del piede e devono essere presi in considerazione quando compare un dolore al piede da fascite plantare. Quando compare il dolore durante il cammino è probabilmente troppo tardi e l’infiammazione è ormai conclamata.

Bisogna quindi porre rimedio, dapprima in maniera naturale, e poi se la situazione non migliora nel giro di qualche giorno è consigliabile fare ricorso ad un fisioterapista esperto che attuerà terapie idonee come le onde d’urto o la tecarterapia.

Quali sono i rimedi naturali che possiamo utilizzare per combattere questo tipo di dolore? Per prima cosa è importante cercare di fare mente locale alla ricerca di uno o più fattori che hanno fatto da starter all’inizio della patologia come:

  1. Aumento di peso
  2. Cambio di scarpe
  3. Modifica dell’allenamento (percorso, pavimento, tipologia di allenamento…)

Gli esercizi per la fascite plantare

Proponiamo ora una batteria di esercizi su consiglio dell’mdm fisioterapia centro di Roma, che si occupa da anni di problematiche al piede come la tallonite, la spina calcaneare o la fascite, che possono essere fatti almeno 2 volte al giorno e proseguiti per un periodo consecutivo di almeno 30 giorni. Non va fatta alcuna pausa o dimenticanza per non perdere l’efficacia terapeutica. Se però dopo una settimana circa non si avverte nessun miglioramento, sarà fondamentale proseguire con la batteria di esercizi, ma sarà opportuno contattare un fisioterapista esperto che potrà e dovrà integrare con della terapia fisica specifica e soprattutto con della terapia manuale.

L’importanza della rieducazione posturale

Sia il trattamento riabilitativo naturale sia quello fisioterapico specifico non devono assolutamente precludere un percorso posturale.

Sarà fondamentale non solo trattare il sintomo doloroso sotto l’arco del piede, ma anche andare alla ricerca della causa per non incorrere in brutte ricadute, che potrebbero precludere allenamenti e gare. Compito quindi del fisioterapista sarà indagare, facendo una valutazione posturale, alla ricerca di disturbi e problemi che possono portare il piede ad avere uno stress eccessivo e quindi portarlo ad una infiammazione. La rieducazione posturale è un trattamento che va eseguito con delle sedute a cadenza settimanale e con un terapista preparato in lezioni singole (farla di gruppo non serve a nulla e non è terapeutico).

Consigliamo quindi di affrontare il problema in maniera diretta e corretta, senza dilungarsi eccessivamente alla ricerca di rimedi fai da te, se dopo poco non ci sono dei miglioramenti, per evitare fenomeni di cronicizzazione molto pericolosi e alquanto difficili da trattare e guarire con risultati soddisfacenti.