Infarto cardiaco: quali sono i fattori di rischio principali da conoscere

Infarto cardiaco: quali sono i fattori di rischio principali da conoscere

È importante sapere quali sono con esattezza i principali fattori di rischio dell’infarto del miocardio e anche di altre patologie che colpiscono il sistema cardiovascolare per poterli evitare e garantirsi una vita in salute. Alcuni di questi non possono essere modificati mentre per altri è ampio il raggio di azione.

L’età

Tra i fattori non modificabili c’è sicuramente l’età. Infatti, con l’aumentare dell’età e gli anni che passano, aumenta la probabilità di avere un infarto cardiaco. Superati i 65 anni di età, le statistiche mostrano un vertiginoso aumento del rischio cardiovascolare per cui occorre fare massima attenzione. Solitamente, è comune che le persone che usufruiscono di un infermiere a domicilio a Roma professionale lo facciano perché sono presenti, tra le altre, patologie cardiovascolari che hanno necessità di essere tenute strettamente sotto controllo.

Il genere

Anche il genere conta molto quando si parla di patologie cardiovascolari. Vale a dire che gli uomini più spesso hanno problemi cardiaci rispetto alle donne. Tuttavia, bisogna anche ricordare che le donne non sono fuori pericolo poiché con l’arrivo della menopausa viene meno l’azione protettiva degli estrogeni aumentando quindi il rischio cardiovascolare.

La familiarità

Per concludere la lista di quegli aspetti non modificabili che aumentano il rischio di infarto cardiaco c’è anche la familiarità. Vuol dire che le persone che in famiglia hanno parenti con problemi cardiovascolari, hanno una probabilità più alta di sperimentare l’infarto del miocardio.

Il diabete

Inoltre, il diabete di tipo II cioè quello melillo congenito, aumenta il rischio cardiovascolare portando a una maggiore probabilità di sviluppare patologie che colpiscono l’apparato cardiovascolare per cui occorre assumere specifici farmaci che un valido infermiere a domicilio a Roma professionale può supervisionare soprattutto per quanto riguarda le dosi e le tempistiche affinché facciano correttamente effetto.

Il colesterolo alto

Passiamo ora a vedere quali sono invece quei fattori di rischio su cui è possibile agire per abbassare la probabilità di avere patologie che colpiscono l’apparato cardiocircolatorio tra cui la più pericolosa è sicuramente l’infarto.

Iniziamo subito dalla dieta che gioca un ruolo fondamentale per garantire la buona salute dell’individuo.

La dieta dovrebbe essere povera di grassi poiché il colesterolo è il primo nemico dell’apparato cardiovascolare. Si fa riferimento a un tipo di grasso di origine animale cioè che deriva da carne tanto quanto da latticini, uova e pesce, seppur in quest’ultimo caso in misura davvero minore e residuale. Il colesterolo ha l’antipatica abitudine di andare a depositarsi all’interno di vene e arterie riducendo il flusso. Man mano che si deposita, può addirittura andare a ostruire le arterie che portano il sangue al muscolo cardiaco. Va a finire che una zona del cuore può non ricevere abbastanza flusso sanguigno arrivando alla necrosi del tessuto. Quando il tessuto necrotizzato arriva a una certa percentuale, la funzionalità cardiaca è compromessa e il cuore può arrivare a fermarsi facendo sperimentare l’infarto.

Il sovrappeso

Oltre a parlare di dieta è importante sapere che anche il sovrappeso e l’obesità costituiscono un fattore di rischio per l’infarto cardiaco. Occorre Tenere sotto controllo il peso che è naturalmente collegato alla questione della dieta vista poc’anzi.

A tavola dovrebbero quindi abbondare alimenti poveri di grassi e preferibilmente integrali. Immancabili sono frutta e verdura che dovrebbero sostituire gradualmente le proteine animali.

La sedentarietà

È anche importante praticare sempre movimento fisico poiché la sedentarietà risulta essere annoverata tra i principali fattori di rischio cardiovascolare. Non è di certo un segreto che i medici consiglino in lungo e in largo praticare almeno mezz’ora di attività fisica anche blanda al giorno per restare in salute. Questo aiuta a contrastare ogni genere di rischio Gelato alla salute. Non occorre intraprendere una particolare attività fisica a livello agonistico ma basta dell’attività blanda a piacere per mantenere mantenere tutto lo scheletro in perfetto movimento. D’altronde, anche il cuore è un muscolo e in quanto tale può essere allenato.

Le cattive abitudini

Infine, concludiamo la lista dei fattori di rischio Vascolare parlando delle solite cattive abitudini cioè fumo e alcol che andrebbero interrotte il prima possibile. In particolare il fumo di sigaretta risulta dannoso per l’apparato cardiovascolare perché provoca un aumento di problemi a carico dell’apparato perciò smettere deve essere un imperativo fin da ora.