Interazione tra farmaci e alimenti: il cibo va d’accordo con i principi attivi?

Interazione tra farmaci e alimenti: il cibo va d’accordo con i principi attivi?

Dovremmo saperne di più su interazione tra farmaci e alimenti. Infatti non tutti sanno che alcune sostanze che si trovano nei cibi più comuni che consumiamo possono modificare l’efficacia dei principi attivi contenuti nei farmaci che siamo soliti prendere. Le conseguenze possono essere significative, perché in questo modo i farmaci aumentano o riducono il loro effetto. Non dimentichiamo che farmaci e cibo seguono lo stesso percorso nello stomaco. Vengono assorbiti dalle pareti intestinali e metabolizzati attraverso la funzione del fegato.

Antipertensivi e banane

Gli antipertensivi che alcuni prendono perché devono tenere sotto controllo la loro pressione alta possono interagire con i cibi ricchi di potassio, come le banane, il melone, le pesche, le arance e le verdure a foglia verde. L’effetto è quello di un aumento delle quantità di potassio, che potrebbe provocare l’alterazione del battito cardiaco.

Anche i diuretici possono provocare lo stesso effetto con i cibi ricchi di potassio e i glicosidi cardiaci non andrebbero presi insieme ai cibi ricchi di fibre, perché questo possono ridurre il loro assorbimento e quindi la loro efficacia terapeutica.

Statine e pompelmo

Se hai il colesterolo alto devi stare attento a bere succo di pompelmo. Meglio limitarsi ad un bicchiere al giorno. Il pompelmo infatti non dovrebbe essere associato con alcuni tipi di statine, come l’atorvastatina, la lovastatina, la sinvastatina. La bevanda potrebbe aumentare i livelli di statine nell’organismo con effetti collaterali come per esempio dolori muscolari e mal di testa. La pravastatina non interagisce con il pompelmo, mentre le statine possono interagire anche con ribes, arance e melograno.

Anticoagulanti e ortaggi verdi

L’efficacia di alcuni anticoagulanti può essere resa meno forte con l’assunzione di vitamina K in grande quantità, che interviene nella sintesi delle forme attive dei fattori di coagulazione. Quindi meglio evitare l’associazione tra cavoli, broccoli, cime di rapa, spinaci, cavoletti di Bruxelles e anticoagulanti.

Antibiotici, latticini e caffè

Il calcio contenuto nei latticini può interferire con l’effetto dell’antibiotico ritardando la guarigione. La caffeina favorisce l’accumulo del principio attivo nell’organismo e quindi si potrebbe incorrere in probabili effetti tossici.

Antimicotici, tè, Coca-Cola e pesce in scatola

Se assumiamo delle compresse contro le infezioni fungine a base di isoniazide, sarebbe meglio evitare di consumare alimenti e bevande che contengono tiramina, come caffè, tè, cacao e Coca-Cola. Andrebbero evitate anche le possibili interazioni con alimenti con istamina, come il tonno e il pesce in scatola in generale, i formaggi stagionati e il pomodoro, perché si potrebbe incorrere in sbalzi di pressione e mal di testa.

Levotiroxina e farina di soia

La levotiroxina, un farmaco che va preso da chi è soggetto ad una scarsa funzionalità della tiroide, deve essere presa a stomaco vuoto. Bisognerebbe fare attenzione anche alle possibili interazioni con cibi che contengono farina di soia o farina di semi di cotone, noci e fibre. Si potrebbero verificare delle interazioni negative, per cui si potrebbe essere costretti ad aumentare la dose del farmaco.