Come coltivare i funghi in casa

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I funghi sono un alimento che non dovrebbe mai mancare nella nostra dieta, in quanto molto ricchi di fibre e di potassio e poveri di grassi e calorie. Sono considerati un vero e proprio toccasana per il nostro sistema immunitario e per il benessere cardiovascolare, inoltre hanno proprietà antiossidanti, preziose per contrastare l’invecchiamento. Un’alternativa più immediata e meno faticosa del raccoglierli nei boschi, e più economica e salutare dell’acquisto al supermercato, è senz’altro quella di coltivarli direttamente in casa nostra, per averli così a disposizione tutto l’anno. Per chi ama particolarmente questi alimenti, o per chi è solito produrre autonomamente i propri cibi, è un’esperienza che vale la pena tentare: vediamo allora come coltivare i funghi in casa, cosa ci serve e il procedimento da attuare!

Di cosa abbiamo bisogno

Innanzitutto, scegliamo la tipologia di funghi che vogliamo coltivare. I più diffusi per la coltivazione in casa sono i pleurotus, lo champignon bianco e lo shiitake, che sono quelli che crescono più facilmente. Il metodo di coltivazione è quasi uguale, ma ognuno di questi tre necessita di un substrato differente: la paglia per il pletorus, il compost di letame per gli champignon e la segatura di legno per gli shiitake.

Abbiamo bisogno di una cassettina, come quelle di legno per la frutta e la verdura reperibili da un qualsiasi fruttivendolo, ma va ugualmente bene una cassetta di qualunque altro materiale.

Il procedimento

La stagione perfetta per iniziare è l’autunno. Per la coltivazione prediligiamo un luogo il più possibile riparato (se decidiamo di coltivarli all’aperto), o chiuso, ma abbastanza umido, come può esserlo un garage. Una volta procurata la cassetta, rivestiamola internamente con un telo di plastica (può andar bene anche un comune sacchetto per la spazzatura), dopodiché riempiamola fin quasi al bordo con il substrato adatto alla qualità di funghi prescelta (precedentemente sterilizzato), mischiato a un buon terriccio non troppo acido. Annaffiamo e lasciamo che riposi per circa due settimane.

Trascorso questo periodo di tempo, procediamo con l’interrare i miceli del fungo a una profondità di almeno 4 – 5 centimetri, ben distanziati gli uni dagli altri. Aggiungiamo altro substrato e annaffiamo nuovamente, con regolarità, ogni giorno, fino alla comparsa dei primi funghi. In genere servono non meno di due settimane. È importante comunque continuare a innaffiare con puntualità fin quando non saranno pronti per essere raccolti. A questo scopo evitiamo di usare le dita, per non rischiare di danneggiare gli altri funghi, bensì utilizziamo un coltellino e tagliamo i funghi alla base con estrema delicatezza.

Prima di cucinarli o mangiarli è sempre opportuno sciacquarli, e se preferiamo conservarli mettiamoli in frigo dentro una busta per non più di una settimana.

Serviamoci di un kit già pronto

Se siamo alle prime armi e non vogliamo rischiare di commettere errori, o semplicemente abbiamo poca voglia e tempo a disposizione, possiamo evitare il fai-da-te affidandoci piuttosto ai kit pronti all’uso che si trovano tranquillamente in commercio per coltivare i funghi in casa. Sono strutturati al fine di rendere possibile la coltivazione di tutte le tipologie di funghi più comuni: la busta contiene già tutto quello che ci serve, un composto che anche in questo caso va posizionato in un luogo riparato dalla luce diretta del sole e innaffiato con acqua ogni giorno. In un periodo di tempo compreso tra 10 e 20 giorni cominceranno a spuntare i primi funghi.