La dieta per la pancia piatta è un programma alimentare che deve essere svolto con costanza, scegliendo alcuni cibi che riescono a contrastare le fermentazioni. Questi processi nel nostro organismo avvengono principalmente per la presenza di zuccheri. Per questo la nostra alimentazione quotidiana non dovrebbe includere dolci e saccarosio. Il problema è che spesso gli zuccheri sono “nascosti” in tanti altri alimenti che risultano insospettabili. Via libera, quindi, ai cibi che sgonfiano, favoriscono la pancia piatta e non fermentano molto, come i kiwi, le lenticchie decorticate, i pomodori, il riso selvaggio, il parmigiano e lo yogurt.
Facciamo attenzione ad alcuni alimenti, che potrebbero favorire i processi di fermentazione, come le mele, le pere, le prugne, i succhi di frutta, la frutta essiccata e disidratata, i cavoli, i broccoli, i carciofi, il frumento, la segale e l’orzo, la mozzarella e i formaggi freschi. Dopo aver deciso quali alimenti evitare e quali includere nell’alimentazione quotidiana, è bene avere un’idea precisa di cosa mangiare nel corso della giornata, per tutti i pasti principali e per gli spuntini, ai quali non dobbiamo assolutamente rinunciare per sentirci meglio.
E’ colpa della fermentazione
Ti sei accorto di avere spesso la pancia gonfia? Fai fatica a dimagrire? Sono i segnali tipici di un’eccessiva fermentazione. Gli alimenti che mangiamo vengono scomposti degli enzimi digestivi, alla presenza dei batteri nell’intestino. In particolare le fermentazioni avvengono in maggiore quantità con i cibi che contengono zuccheri. La conseguenza diretta è la formazione di aria, che, in alcuni casi, aumenta eccessivamente e causa una vera e propria dilatazione dell’addome.
Questo gonfiore è molto negativo per il nostro organismo, perché condiziona negativamente il movimento intestinale, causando la presenza di infiammazioni, aumentando le scorie e agendo sul metabolismo. Un eccessivo gonfiore, inoltre, determina un assorbimento maggiore di zuccheri e di grassi. Per questo motivo si finisce con il bruciare meno grassi e con l’assorbirne di più.
Questo processo può avvenire a causa di tante circostanze, che includono uno squilibrio della flora intestinale, delle difficoltà digestive a causa della produzione ridotta di enzimi, l’assunzione di medicinali antiacidi, alcuni errori nell’alimentazione quotidiana, la presenza di una condizione di colon irritabile, di colite e di stitichezza, l’esistenza di intolleranze alimentari che non sono state ancora individuate e alcune influenze degli ormoni. Bisogna ricordare, in particolare, che l’aumento del progesterone nel periodo fertile può causare la presenza di gonfiori e lo stesso può avvenire in menopausa, a causa della carenza di estrogeni.
Colazione leggera e bilanciata
Anche se la colazione non deve appesantirci, è importante che sia composta da alimenti nutrienti. Ricordiamoci che questo è uno dei pasti più importanti della giornata e che condiziona il nostro rendimento nel corso della mattinata. Scegliamo, quindi, i fiocchi d’avena, che sono tollerati dal nostro corpo. Possiamo aggiungere anche del latte vegetale oppure il tè bianco, che, a differenza di quello verde, non favorisce la fermentazione. In alternativa al latte, possiamo consumare anche uno yogurt magro.
Spuntini a base di frutta
Lo spuntino di metà mattina e la merenda del pomeriggio, da effettuare lontano dai pasti principali, rappresentano i momenti giusti per mangiare la frutta. In uno di questi spuntini possiamo anche consumare uno yogurt magro, sempre se non l’abbiamo mangiato durante la colazione.
Pranzo con insalata
Non sottovalutiamo il pranzo, anche se spesso abbiamo poco tempo da dedicare a questo pasto. È fondamentale seguire delle regole per un pranzo corretto, che possa nutrirci e allo stesso tempo farci restare leggeri. Per questo preferiamo un’insalata con lattughino, alla quale possiamo aggiungere circa 70 grammi di petto di pollo o di tonno. In alternativa possiamo mangiare 60 grammi di riso con gamberetti o 80 grammi di pasta di mais con pomodoro.
Cena con verdure
A cena meglio non consumare verdure crude. Preferiamo una vellutata o delle verdure cotte da servire insieme a 100 grammi di pesce, come sogliola, spada o merluzzo. Ogni tanto possiamo anche concederti un hamburger di pollo o di tacchino, aggiungendo un contorno di spinaci.
Evita il gonfiore con qualche semplice regola
Per seguire un programma di riduzione del gonfiore, che deve essere sempre sottoposto ad un consiglio da parte del medico (evita assolutamente il fai da te!), dobbiamo tenere in considerazione alcune regole fondamentali, che consistono nell’abbinare correttamente gli alimenti, i quali possono avere dei tempi di digestione diversi. Per questo ricordiamo che:
- è sempre bene abbinare verdure e proteine, perché le prime contribuiscono ad una corretta digestione delle seconde. Le proteine, in caso contrario, rallentano la scomposizione degli zuccheri assunti e favoriscono la loro fermentazione;
- non bisognerebbe assumere nello stesso pasto proteine di diversa natura, che hanno tempi diversi di digestione. Evitiamo, quindi, di mangiare allo stesso tempo formaggi, carne o uova;
- non usiamo troppi condimenti con i carboidrati: ricordiamo che un eccesso di grassi rallenta la digestione dei carboidrati. Per questo motivo meglio non mettere troppo olio sulle patate e non consumare pane e formaggio.
Una tisana per ridurre il gonfiore
Seguire un corretto programma per la riduzione del gonfiore significa anche fare ricorso a quelle tisane che ci fanno stare meglio. L’obiettivo, infatti, è sempre quello di ridurre la fermentazione. Per questo può essere utile assumere, nel periodo in cui si segue questo programma alimentare, assumere due volte al giorno una tisana con peperoncino, semi di anice e alloro.
Prepariamo un decotto con poche foglie di alloro essiccato in 250 cc di acqua (per un quarto d’ora). Aggiungiamo anche un cucchiaino di semi di anice e, alla fine della bollitura, un po’ di peperoncino, che stimola il transito intestinale e consente una depurazione efficace. La tisana depurativa va bevuta due volte al giorno, dopo il pranzo e dopo la cena, prima di andare a dormire.