Smettere di giudicare se stessi è fondamentale per intraprendere la strada verso la felicità. Chi ha voglia di conquistare a piccoli passi un percorso che possa condurlo verso la serenità interiore deve necessariamente abbandonare l’atteggiamento di essere un severo giudice nei confronti delle proprie azioni e dei propri comportamenti. Molto spesso questo essere giudici di noi stessi ci condiziona tantissimo, anche se noi non ce ne accorgiamo. Ma non si tratta soltanto di far pesare la nostra opinione sugli atteggiamenti. A volte il processo si traduce in una sorta di ipersensibilità nei confronti delle cose dette dagli altri.
Giudicare una persona senza conoscerla
Può capitare di ritrovarsi ad essere giudicati dagli altri e a riflettere le loro opinioni su noi stessi. Quando si è eccessivamente sensibili nei confronti dei discorsi che gli altri fanno su di noi, è come se ci sentissimo pizzicati ogni volta che qualcuno dice qualcosa che ci tocca personalmente. L’ipersensibilità, che spesso è una buona dote, può portare ad un eccesso di preoccupazioni per il giudizio altrui.
Si finisce così col chiudersi a riccio, scegliendo una specie di isolamento volontario, che elimina i contatti con gli altri e allo stesso tempo i confronti. Ma spesso abbiamo più paura di essere stimolati dal giudizio altrui a riflettere su noi stessi e a giudicarci male. L’opinione degli altri che riteniamo “pericolosa” è in realtà la nostra, in un gioco di specchi, da cui è difficile uscire.
Come non giudicarsi
Pensiamo per un attimo che i giudizi degli altri non debbano per forza ferire, inducendoci a rompere i contatti sociali. Ascoltiamo più noi stessi e convinciamoci che a volte il giudizio che ci appare spinoso non debba tradursi per forza in una ferita difficile da rimarginare. A volte quelle che sembrano gratuite espressioni di cattiveria possono servirci per pungerci ad uscire dal nostro gusto, a stimolare in noi il desiderio di cambiamento.
E’ molto facile puntare sulla discrezione, quasi a voler passare da questa vita su un tappeto invisibile. Tuttavia ci si mette molto più in gioco, se ci si espone ai contatti con gli altri e se si colgono le occasioni dei giudizi degli altri non come semplice riflesso del giudizio cattivo che possiamo avere nei confronti di noi stessi, ma come possibilità per crescere.
Scopriremo che anche l’eccessivo rispetto che molti mostrano nei nostri confronti è soltanto falso e che forse ci rispettano troppo perché non importa loro tanto di noi. Andiamo verso la scoperta delle relazioni autentiche.